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GLADIATORE IN LEGGE

Idea: 4/5 Trama: 4/5 Stile: 4/5

 

Titolo Originale: GLADIATOR AT LAW
Autore: Frederik Pohl & C.M. Kornbluth
Anno: 1955
Genere: FS Sociologica
Edizione: Editrice Nord – Cosmo Oro n. 104

 

 

Commento:
Il romanzo è ambientato in uno scenario distopico sulla scia dell'altro capolavoro della coppia di autori, I Mercanti dello Spazio, con tinte, ad ogni modo, decisamente meno cupe. L'America ritratta in quest'opera è dominata dagli ufficiali legali delle grande corporations, il più potente dei quali, celato dietro la sigla "Green, Charlesworth" nasconde un segreto inimmaginabile.
Sullo sfondo di uno stato inesistente o corrotto, la società è spaccata in due. Da un lato gli abitanti delle moderne e ultra confortevoli case a bolla, affittate loro dalle società in cui hanno l'ambito posto di lavoro; dall'altro gli abitanti di enormi slums, distese di case fatiscenti e territorio di guerra di bande di ragazzini, il cui unico divertimento e distrazione è assistere a dei moderni giochi gladiatori.
I protagonisti del romanzo sono un avvocato penalista agli esordi e un diseredato appena privato del proprio posto di lavoro che si ritrovano in un pericoloso e gigantesco gioco di potere coinvolgente la mitica GML, la società che detiene l'esclusiva della costruzione e della manutenzione delle case a bolla.
L'opera possiede un intreccio intrigante e ben costruito, la cui trama fluisce in maniera fluida senza punti morti o pause narrative. Immedesimandosi nei personaggi, il lettore poco a poco si immerge nello scenario, potendolo ricostruire in maniera coerente col succedersi degli eventi. Indimenticabili alcuni passi, come la descrizione di una Wall Street degenerata in una specie di casinò in cui fiumane di annoiati ogni giorno si recano a scommettere sui "metalli" o su altri titoli... Lo stile di scrittura sempre vivo, ironico, sorprendente, mai banale, concorre nel fare del romanzo una lettura caldamente consigliata!

Trama (attenzione spoiler!):
Le vicende narrate sono ambientate nella futura città di Monmouth City, nel New Jersey, e nella periferia degradata che la circonda, che prende il nome di Torcibudella. Norvell Bligh si occupa di organizzare i Giochi, moderni spettacoli gladiatori cui assistono in grande numero gli abitati di Torcibudella e non solo. Ingannato dal suo collaboratore e da una segretaria, viene però licenziato e si ritrova costretto ad abbandonare la sua casa a bolla e trasferirsi, insieme a sua moglie Virginia e alla figliastra, proprio nel quartiere reietto.
Charles Mundin è un avvocato penalista agli esordi. Un suo amico, pezzo grosso del partito Repubblicano, gli presenta Donald e Norma Lavin, due fratelli che stanno disperatamente cercando aiuto per fare causa alla GML. I due sono figli del fondatore della società medesima, e vero inventore della casa a bolla. La sua intenzione era ben diversa da come la GML ha poi proseguito l'attività e consisteva nel sogno di poter donare a tutti la casa dei loro sogni. Alla morte del padre, Donald ha ereditato il 25% del pacchetto azionario dell'intera GML. Per prevenire le legittime richieste dei Lavin, criminali al soldo della GML hanno rapito Donald e gli hanno cancellato dalla memoria il luogo di custodia dei certificati azionari.
Mundin fa visita ai Lavin che abitano anch'essi a Torcibudella e inizia a progettare un piano d'azione assieme a Ryan, ex brillante avvocato civilista, ora dedito al consumo di droghe. I primi timidi tentativi di indagine portano al rapimento di Norma da parte di altri scagnozzi della GML. Per rintracciare la donna Mundin riceve l'aiuto di Bligh, divenuto ormai esperto di tutto ciò che accade a Torcibudella, i due iniziano così una lunga collaborazione. Mundin si reca a Wall Street, divenuta ora una sorta di ibrido tra un mercato azionario e un casinò, dove riesce a ottenere un'azione della GML, con la quale può recarsi all'annuale assemblea degli azionisti, in una misteriosa e semisconosiuta zona di Long Island, che raggiunge con la protezione di una gang assoldata da Bligh medesimo.
All'assemblea, Mundin ritrova Norma, e, facendo passare la voce di rappresentare il 25% del capitale della società, riesce a trovare potenti alleati interessati a sovvertire gli attuali rapporti di potere all'interno della GML. Col loro aiuto viene rimosso il blocco mentale a Donald Lavin e vengono così ritrovati i certificati azionari; iniziano, inoltre, opere di sabotaggio tese a minare la fiducia universale nelle case a bolla.
I due fratelli Lavin vengono convocati assieme a Mundin da "Green, Charlesworth", il più potente ufficio legale del paese, che ha detenuto in realtà fino a quel momento il controllo della GML, e con essa, in pratica, dell'intera economia americana. L'ufficio occupa l'intero Empire State Building, nel mezzo di una disabitata Manhattan. "Green e Charlesworth" si rivelano essere una vecchissima coppia che afferma di vivere dai tempi di Lincoln e i cui corpi decrepiti sono custodite in teche di vetro.
Quando i Lavin e Mundin tornano nel loro quartier generale, scoppia un putiferio allorchè tutte le microspie e congegni vari impiantati da "Green, Charlesworth" esplodono: anche Donald reagisce ad un segnale inserito nel suo subconscio e sparisce, venendo ritrovato poi ai Giochi, dove sarebbe andato incontro a morte certa.
Mundin e i suoi alleati attaccano definitvamente la GML e "Green, Charlesworth" in borsa, iniziando raffiche di vendite del pacchetto azionario dei Lavin e causando il crollo delle quotazioni, per poi rilevare col denaro ottenuto, e dopo che i prezzi hanno toccato i livelli minimi, l'intera società... a Manhattan intanto "Green, Charlesworth" si suicidano in una esplosione nucleare.