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I MERCANTI DELLO SPAZIO

Idea: 5/5 Trama: 5/5 Stile: 5/5

 

Titolo Originale: THE SPACE MERCHANTS
Autore: Frederik Pohl & C.M. Kornbluth
Anno: 1953
Genere: FS Sociologica
Edizione: Mondadori – Urania n.544, Urania Collezione n.12

 

Commento:
Il romanzo descrive un mondo in cui gli stati sovrani sono diventati mere facciate e il potere reale è detenuto dalle grandi compagnie multinazionali mentre l’uomo della strada è in balia a forme di pubblicità sempre più invasive. Il protagonista, un potente pubblicitario, si ritrova catapultato dal vertice al fondo della piramide, vittima di quegli stessi meccanismi che aveva contribuito ad erigere. Romanzo assolutamente imperdibile, la trama assume nel corso dell’opera le caratteristiche di una intrigante spy story, integrata da una perfetta descrizione del contesto sociale e dei suoi meccanismi.

Trama (attenzione spoiler!):
Gli Stati Uniti sono dominati dalle potentissime agenzie pubblicitarie mentre il potere politico è ridotto a un mero ruolo di facciata. La pubblicità domina le esistenze di tutti gli uomini: investe ogni persona, anzi ogni “consumatore” come è ora uso dire, in qualunque momento della giornata. Annunci pubblicitari compaiono sul parabrezza dell’automobile come sul cuscino durante il dormiveglia e coinvolgono tutti i sensi: non solo la vista, ma anche l’odorato, il tatto, il gusto sono inondati da messaggi più o meno inconsci. 
Il protagonista dell’opera, Mitchell Courtenay, è uno dei migliori pubblicitari (il lavoro ora più redditizio e potente) del paese. Tratto in inganno da un suo rivale, si ritrova privato della sua vera identità alla base della piramide sociale, dove sperimenta tutte le brutture e i meccanismi infernali, che aveva concorso a creare, a cui i “consumatori” sono sottoposti. Courtenay, quando cade in disgrazia, si ritrova ingabbiato in un contratto di lavoro presso un stabilimento di Chlorella, una ditta che produce carne di pollo ma senza usare polli, bensì una massa informe di carne chiamata “Polletto” che viene “nutrita” di alghe e che cresce lievitando. I contratti di lavoro e le condizioni di vita dei dipendenti alla Chlorella sono tali che più i dipendenti lavorano e tanto più si indebitano con la ditta, facendo in modo da essere sempre obbligati a lavorare in uno stato di semischiavitù da cui non potranno mai liberarsi. Courtenay riesce comunque a fuggire grazie all’aiuto fornitogli dall’organizzazione degli “Indietristi”, una comunità segreta e sovversiva che vuole bloccare la folle corsa al consumismo per tornare a modi di vita e valori del passato, e a rimpossessarsi della sua vita.

Citazione:

[Courtenay spiega la pubblicità…]

“Indossate abiti e scarpe Starrzelius. – risposi – Significa che siamo arrivati anche a voi. La Taunton e l’Universal hanno lavorato su di voi. La Shocken e la Starrzelius hanno fatto lo stesso. E voi, Jack, avete scelto i prodotti Starrzelius. Vi abbiamo raggiunto e preso, senza che vi rendeste conto di cosa stava succedendo. E vi siete persuaso che gli abiti e le scarpe Starrzelius avevano qualcosa che maniaca agli abiti e alle scarpe Universal.”
“Non leggo mai gli annunci pubblicitari.” ribattè Jack.
Sorrisi. “Questa vostra dichiarazione sancisce il nostro trionfo.” dissi.
“Vi prometto formalmente che appena rientro al mio albergo butto vestiti e scarpe nell’inceneritore.”
“Anche le valigie? – domandai – usate valigie Starrzelius, vero?”
Per un momento il nano parve scosso, poi si riprese “Anche le valigie – dichiarò – Poi prenderò il telefono e ordinerò una serie completa di valigie e vestiti Universal! E voi non potrete impedirmelo!”
“Non mi sognerei nemmeno di impedirvelo, Jack! Il vostro atteggiamento otterrà un solo risultato, quello di procurare maggiori affari alla Starrzelius. Vi dirò cosa succederà: voi comprerete abiti e valigie della Universal, li userete per qualche tempo con una sottile sensazione di disagio che funzionerà sul vostro subconscio perché la nostra pubblicità a favore della Starrzelius, per quanto sosteniate di non leggere niente del genere, vi ha internamento convinto che non è virile, è il termine esatto, acquistare da altre ditte. Il vostro “io” quindi ne soffrirà, e intimamente voi sentirete che i vostri abiti non sono i migliori, e il vostro subconscio si ribellerà. Così vi capiterà di “perdere” qualche capo di vestiario. “Accidentalmente” strapperete con un piede le cuciture dei vostri pantaloni Universal. Vi sorprenderete a riempire oltre misura le valigie e a imprecare perché non sono sufficientemente capaci. Poi entrate in un negozio; e in un attimo di amnesia che cancellerà dai vostri ricordi questo colloquio, ricomprerete valigia, abiti e scarpe Starrzelius.”