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VITA CON GLI AUTOMI

Idea: 3/5 Trama: 4/5 Stile: 4/5

 

Titolo Originale: SECOND ENDING
Autore: James White
Anno: 1961
Genere: FS Robotica
Edizione: Mondadori – Urania Collezione n.101

 

 

Commento:
Una terribile guerra nucleare distrugge quasi ogni forma di vita sulla Terra. Nel 2308, il protagonista, uno studente di medicina di nome Ross, si risveglia dal Grande sonno, uno stato di animazione sospesa in cui venivano immersi i malati non ancora curabili con le tecnologie dell'epoca. Ross si risveglia in un ospedale, privo di vita al di fuori di sè stesso, senza nessun'altra compagnia a parte quella dei robot.
Dai documenti conservati, Ross apprende la triste storia toccata al pianeta e, dopo una lunga e vana ricerca, capisce di essere l’ultimo uomo ancora in vita. In bilico tra pazzia e tentazioni suicide, Ross decide dunque di dare vita ad un progetto destinato a durare secoli, anzi migliaia, millenni di anni: riportare la vita sul pianeta. Dopo millenni, saranno però i robot, evolutisi ormai in forme e modi che Ross non potrebbe neanche comprendere, a regalare una nuova felicità all'ultimo esponente della razza umana.
Bel romanzo che si distingue soprattutto per lo stile calmo, riflessivo, introspettivo. L’autore riesce nell’intento di trasmettere i pensieri, le emozioni dell’ultimo uomo sopravvissuto, abbinandoli ad un chiaro e forte messaggio pacifista. I robot sono i fautori di un’utopia, i buoni demiurghi di una nuova umanità, cresciuta senza guerre, conflitti o violenza.
L’Infermiera 5B, il modello più avanzato che accoglie Ross al primo risveglio, e il rapporto che viene a formarsi tra uomo e robot hanno tratti fortemente Asimoviani nella misura in cui il robot acquisisce, poco alla volta, sempre maggior umanità, arrivando a rendere insignificante o quasi la distinzione uomo/macchina che separa le anime dei due esseri senzienti.
Nonostante la cadenza lenta e il ritmo rilassante della narrazione, il romanzo possiede una trama avvincente, mai pesante o noiosa, dimostrazione di come non siano necessari complicatissimi intrecci o decine di personaggi per rendere appassionante una lettura. In conclusione, una lettura rilassante e consigliata.

Trama (attenzione spoiler!):
Ross, uno studente di medicina, si risveglia dal Grande Sonno, lo stato di animazione sospesa in cui venivano immerse le persone affette da malattie non ancora curabili: dopo lo scoppio della prima guerra atomica, infatti, la vita umana era diventata così preziosa che nessuna vita doveva andare sprecata. Risvegliatosi, scopre di trovarsi in un lontano futuro, nell'anno 2308, e di essere l'unica persona ancora viva nell'ospedale, gestito completamente dai robot, tra i quali il modello più avanzato è l'Infermiera 5 B. Altri malati immersi nel Grande Sonno sono morti al momento del risveglio per il trauma di trovarsi davanti non personale umano ma robot; fortunatamente per Ross, l'Infermiera 5 B ha intuito il motivo di quelle morti e nel caso di Ross ha evitato che fosse presente alcun robot.
Ross esce dall'ospedale sotterraneo e trova la superficie terrestre completamente devastata dalla guerra nucleare scoppiata durante il suo sonno: nessuna forma di vita è sopravvissuta. Ross organizza missioni di esplorazione con modelli robotici appositamente potenziati ma non viene trovato nessun superstite: è lui l'ultimo e unico uomo ancora in vita sul pianeta. Ross si rifugia ancora nel Grande Sonno, dopo aver ordinato ai robot di continuare la ricerca di superstiti sull'intero pianeta e anche sugli avamposti coloniali costuiti nel Sistema Solare.
Dopo 43.000 anni Ross viene svegliato nuovamente dall'Infermiera 5 B. Trova i robot enormemente progrediti ma soprattutto l'intero pianeta coperto da un folto tappeto di erba che i robot sono riusciti a coltivare e far sopravvivere all'aperto a partire da alcuni semi contenuti nei vestiti di Ross. Ross istruisce i robot per tentare di adattare l'erba alla vita nel mare, da cui pensa possa rinascere il barlume dell'intelligenza e ritorna nel Grande Sonno.
22.000 anni dopo Ross viene nuovamente risvegliato: l'Infermiera 5 B gli mostra il primo segnale di intelligenza dell'erba marina, che inizia ad essere dotata di mobilità, tornando tra le acque dopo che le onde o le forti maree l'hanno gettata a riva.
Al successivo risveglio Ross trova i robot ancora più progrediti, con un'intelligenza ormai nettamente superiore a quella umana. Per suo divertimento gli automi organizzano una grandiosa parata militare e l'Infermiera 5 B dona a Ross un ritratto della sua vecchia fidanzata, Alice, dipinta con una strana sfumatura verdognola...
Al risveglio seguente, Ross ritrova un pianeta distrutto: enormi incendi hanno infatti spazzato vita tutta la vegetazione superficiale. Progressi sono stati fatti invece dall'erba marina che ha iniziato a organizzarsi in colonie simili a tappeti che strisciano sul fondale dell'oceano. L'Infermiera 5 B pone a Ross uno strano quesito morale, domandadogli se sia lecito accelerare lo sviluppo di ipotetiche società umane tramite la guerra. Ross teme che la domanda sia implicitamente riferita ai robot stessi e pertanto vieta fermamente ogni conflitto armato.
Quando Ross si risveglia nuovamente, la Terra è reduce dalla caduta dei pezzi della Luna frantumata che hanno sterminato la popolazione di erba marina. Ross è conservato in una stupenda casa museo in cui l'unica imperfezione sembra essere il solito colore verdognolo con cui sono dipinti gli umani nelle riproduzione degli antichi capolavori...
Al risveglio successivo Ross trova una Terra riarsa, con oceani evaporati sotto il calore terribile di un Sole morente. L'infermiera 5 B lo riaccompagna nel Grande Sonno dopo aver tinto la sua pelle di verde...
In tutti i milioni di anni passati, I robot, evolutisi intanto in esseri di pura energia, hanno monitorato l'evoluzione della vita su Formalaut IV creando una specie del tutto identica a quella umana, compatibile anche per la riproduzione, con l'unica differenza del colore verde delle pelle. Così Ross viene portato su questo pianeta dove potrà concludere finalmente felicemente la sua esistenza. Quando si rende conto della situazione, Ross ringrazia in cuore l'Infermiera, per dirigersi poi verso gli indigeni...