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UOMO PIU'

Idea: 4/5 Trama: 4/5 Stile: 4/5

 

Titolo Originale: MAN PLUS
Autore: Frederik Pohl
Anno: 1976
Genere: Hard SF
Edizione: Editrice Nord – Cosmo Argento n. 64, Tascabili Fantascienza n. 46

 

 

Commento:
Romanzo scritto nel 1976 che anticipa molti argomenti della successiva produzione fantascientifica, integrandoli con altri della fantascienza classica: l’avventurosa colonizzazione di Marte, il cyborg (organismo in parte umano e in parte artificiale), l’espansione delle funzioni organiche umane grazie alla tecnologia, la deriva dei rapporti interpersonali, la scarsità delle risorse terrestri, minate dall'inquinamento e dalla globalizzazione, la presa di coscienza delle macchine.
Vincitore del premio Nebula 1976 e nominato per i premi Hugo, Campbell e Locus nel 1977, "Uomo più" descrive una vicenda complessa e articolata, riuscendo a sviluppare una profonda riflessione sulla natura dell’uomo e sulla tecnologia, con grande rigore scientifico e capacità narrativa. 
Un romanzo consigliabile a tutti gli amanti della fantascienza classica, ma anche ai cultori di cyberpunk, postumanesimo e avanguardie; una lettura interessante ma non troppo impegnativa che affianca concetti anche profondi ad una trama sempre lineare e chiara nel succedersi degli eventi.

Trama (attenzione spoiler!):
Uomo più è ambientato negli anni Novanta del secolo scorso, in un mondo in cui le tensioni dovute alla Guerra Fredda non si sono spente, ed anzi la politica internazionale è gravata da grandi difficoltà di rapporti con la Cina ed altre nazioni. In aggiunta a ciò si prevede che, per cause ambientali, la Terra possa divenire inabitabile entro breve tempo. Il governo americano decide allora di investire rapidamente su un nuovo progetto: Uomo più. L’obiettivo è quello di ottenere un uomo modificato mediante la robotica e la medicina – un cyborg – in modo che possa vivere su Marte liberamente, senza tute ed altri accessori. 
Il primo cyborg del progetto muore durante gli addestramenti mentre è ancora sulla Terra per attacco cardiaco, anche se sembra che il vero motivo sia una sorta di sovraccarico di percezioni, derivanti dai sensi potenziati dell'uomo modificato. Gli succede allora quello che è il protagonista del romanzo, Roger Torraway, scienziato ed astronauta già noto in tutto il mondo per aver partecipato ad una missione di soccorso che è valsa la vita ad alcuni cosmonauti. Roger accetta la missione, in pratica non può fare diversamente, e inizia il percorso di operazioni chirurgiche, innesti e rieducazione motoria e sensoriale che convertirà anch’egli progressivamente in un cyborg. Durante questo periodo Roger sperimenta una paradossale situazione psicologica in cui, se da un lato si ritrova isolato dal mondo, allontanato dagli amici, tradito dalla moglie, mortificato dalle trasformazioni eseguite sul proprio corpo, dall’altro agli occhi dell'opinione pubblica diviene un vero e proprio eroe e il simbolo della futura liberazione dell'umanità dalla morte ormai annunciata della Terra. Perfino il Presidente degli USA si interessa personalmente del suo benessere personale e psicologico, in forza di questa sua evidente connotazione simbolica di speranza, unica possibilità, peraltro, per sfuggire alla crisi diplomatica appena scoppiata che, secondo tutte le simulazioni, può condurre allo scoppio di una guerra nucleare globale. Altro paradosso nella vicenda personale di Roger è che mentre lui diviene progressivamente meno umano e sempre più cyborg, nonché il primo vero marziano della storia, troverà l'affetto e il calore umano delle poche persone che gli stanno vicino durante la sua ambientazione su Marte, in particolare dell’infermiera, in realtà psicologa, Sulie, che gli rimarrà a fianco stabilmente e lo raggiungerà anche su Marte con l’intenzione di avere una vera storia d’amore con lui, nonostante tutto. Con Roger Torraway, il progetto Uomo più giunge così a conclusione: il cyborg, passato il primo periodo di adattamento nel nuovo ambiente, si rivela perfettamente in grado di utilizzare i suoi sensi potenziati e di abitare agevolmente il pianeta Marte. 
Nelle fasi finali del romanzo, si apprende che in realtà il progetto Uomo più è stato guidato e reso possibile dalla rete mondiale dei computer che, divenuta una sorta di potentissima ed enorme intelligenza artificiale autocosciente, ha coordinato silenziosamente ma inesorabilmente, modificando le simulazioni sulla risposta dell’opinione pubblica all’operazione Uomo Più oppure selezionando Sulie per la sua impressionante somiglianza con la moglie di Roger, tutte le fasi del progetto per offrire all'umanità – e dunque anche a sé stessa – una possibilità di sopravvivenza oltre la Terra. Qualcosa è però sfuggito al controllo dei computer: come essi hanno influenzato e indirizzato i piani degli uomini, qualcuno, non si sa chi, sembra aver influenzato i loro…

Scheda realizzata in collaborazione con: BERGELMIR