Titolo Autore Genere Anno Voto
Cerca per:

 

ROMA ETERNA

Idea: 4/5 Trama: 3/5 Stile: 4/5

Titolo Originale: ROMA ETERNA
Autore: Robert Silverberg
Anno: 2003
Genere: Ucronia
Edizione: Elara – Libra Fantastica n.9

 

 

Commento:
L'opera è un fix-up composto da una decina di racconti ambientati durante quindici secoli di storia alternativa, dal V al XX secolo, in una ucronia che vede l'Impero Romano sopravvivere ad ogni crisi per tutto questo periodo. Riprendendo un certo filone storiografico che ha avuto molto successo, l'autore collega la sopravvivenza della parte occidentale dell'Impero (anche nella nostra linea temporale, come sappiamo, Bisanzio è comunque andata avanti per secoli) con la mancata affermazione del Cristianesimo. Come accennato nel Prologo, il primo dei racconti, gli Ebrei non hanno mai conosciuto l'Esodo e sono rimasti (e rimarranno, come si apprende nel racconto finale) in Egitto, interrompendo quindi tutta la catena di eventi che ben conosciamo nella storia reale.
Le due metà dell'Impero avranno relazioni altelenanti nel corso dei secoli fino a che, negli anni che corrispondono al nostro Medioevo inoltrato, una crisi cambierà il corso degli eventi. Roma dovrà anche relazionarsi con il resto del mondo: Catai e Cipangu da un lato, l'America dall'altro; se dei primi due sono sparsi soltanto vaghi riferimenti qua e là, la scoperta dell'America da parte di Roma avrà un seguito molto diverso da quello che ha rappresentato per la nostra Spagna del XV secolo. Il racconto finale, chiudendo un cerchio ideale (e se vogliamo facendo rientrare quasi la deviazione nel corso principale della storia), riporta sulla scena un'oscura piccola setta orientale stanziata in Egitto ancora nel XX secolo, gli Ebrei, preannunciando eventi epocali che forse, adesso sì, metteranno a rischio l'Impero.
Ogni racconto è indipendente ma la lettura in ordine cronologico di tutti gli episodi permette chiaramente al lettore di immergersi molto più efficacemente in questo universo parallelo. L'autore inserisce diversi parallelismi tra le due linee storiche, la reale e l'immaginaria, che possono essere apprezzati dal lettore attento. I singoli racconti hanno sempre come personaggi dei membri della famiglia Imperiale o persone collegate a questa, permettendo quindi all'autore, tramite di essi, di spiegare ed illustrare i cambiamenti politici e gli eventi più importanti della storia dell'Impero, almeno dal loro punto di vista.
Probabilmente maggior attenzione e maggior spazio poteva essere dato alla descrizione di aspetti più legati alla vita quotidiana o all'evoluzione dei costumi sociali o della tecnologia, ambiti invece piuttosto ignorati. Ignorando le date e qualche altro raro elemento, ogni racconto può benissimo essere immaginato come ambientato nell'epoca classica dei Cesari con tutti i protagonisti vestiti di toghe e viaggiare in portantine, senza che la trama ne risenta in alcun modo.
Nel complesso, nonostante queste limitazioni, l'opera rimane sicuramente piacevole ed originale. Ovviamente, non può mancare a chi apprezza l'Ucronia e la storia alternativa ma suggeriamo la lettura anche a tutti gli altri appassionati.