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MONDO SENZA STELLE

Idea: 2/5 Trama: 2/5 Stile: 3/5

Titolo Originale: WORLD WITHOUT STARS
Autore: Poul Anderson
Anno: 1966
Genere: Xeno SF
Edizione: Mondadori – Urania n.925

 

Commento:
Il romanzo è ambientato in un lontano futuro che vede l'umanità aver esplorato gran parte della galassia ed essere entrata in contatto con diverse specie aliene. Non è ben chiaro se esista o meno una forma di governo centralizzata ma l'esplorazione è lasciata all'iniziativa di diverse società private indipendenti. Il viaggio interstellare è possibile grazie ad una specie di tecnologia a balzo iperspaziale e l'umanità gode dell'immortalità, con l'unico inconveniente di dover cancellare i ricordi meno utili a scadenze regolari.
Uno dei due protagonisti principali del romanzo è Felip Argens, il capitano della Meteor, una nave inviata in esplorazione verso un sistema solare extragalattico dopo che alieni autoctoni si sono messi in contatto con l'umanità. Per un probabile errore di comprensione linguistica, però, le coordinate di arrivo si rivelano erronee e la Meteor precipita su uno dei pianeti del sistema solare. Qui gli uomini dell'equipaggio incontreranno altre specie aliene intelligenti e in conflitto tra loro...
L'opera non ha nessuna idea particolarmente innovativa e, nonostante qualche spunto interessante e originale nella costruzione dello scenario sociale e storico alieno, la descrizione del contesto è tutto sommato abbastanza superficiale con diverse tematiche chiave (l'immortalità per esempio) soltanto accennate. Anche l'intreccio è molto semplice, il classico mix di avventura, faune esotiche e paesaggi alieni. Nonostante questo, la lettura risulta comunque godibile grazie ad uno stile di narrazione fluido e vivace; finale a sorpresa ma non troppo...

Trama (attenzione spoiler!):
La Meteor è inviata ad esplorare un sistema solare sconosciuto, disperso nello spazio intergalattico, da dove è provenuta una delegazione aliena desiderosa di instaurare relazioni con l'umanità. Il capitano è Felip Argens e fa parte dell'equipaggio anche Hugh Valland, un vecchissimo avventuriero spaziale i cui ricordi risalgono addirittura al XXI secolo, desideroso di ritornare sulla Terra dalla sua amata moglie Mary O'Meara. Per un probabile errore di traduzione delle istruzioni aliene, le coordinate di arrivo sono molto vicine ad uno dei pianeti del sistema solare obiettivo e la Meteor precipita al suolo.
I componenti dell'equipaggio sono comunque sopravvissuti e in poco tempo riescono ad erigere una struttura protettiva in grado di garantire cibo e acqua per diversi anni a venire. Gli uomini della Meteor vengono successivamente a contatto con due specie aliene apparentemente simili ma in guerra fra loro. Da un lato vi sono i Niao, il gregge, apparentemente più pacifici; dall'altro le mute, l'equivalente delle tribù, degli Azkashi. Questi ultimi, più selvaggi e divisi in numerose gruppi indipendenti, adorano come divinità la Via Lattea che appare fulgida nel cielo notturno; essa, al contrario, per i Niao è un simbolo maligno. Gli Azkashi, presso cui Valland si reca come ambasciatore, sostengono inoltre come i Niao siano guidati da specie di diavoli in grado di assogettarli.
Argens viene a contatto con i Niao e scopre come questi siano in effetti schiavi della vera specie dominante del pianeta, l'antichissima razza anfibia degli Ai Chun, in possesso di poteri telepatici in grado di assogettare i Niao. Il compagno di spedizione di Argens subisce i poteri telepatici degli Ai Chun e Argens si ritrova così prigioniero. Con l'aiuto delle mute degli Azkashi istruite e motivate da Valland, i Niao vengono però sconfitti e gli uomini dalla Meteor riescono a mantenere il proprio avamposto riuscendo, dopo molti anni, a riparare una navetta della Meteor e ritornare in patria. Tornato sulla Terra per fare rapporto, Argens scopre che in realtà la moglie di Valland è morta diversi secoli addietro e trova il suo compagno di avventure presso la tomba di lei intento a cantare una ballata a lei dedicata.