LIBERI TUTTI!
Idea: 2/5 Trama: 3/5 Stile: 3/5
Titolo Originale: JUICY GHOSTS
Autore: Rudy Rucker
Anno: 2021
Genere: Cyberpunk
Edizione: Mondadori – Urania n.1738
Commento:
Il romanzo è ambientato negli Stati Uniti in un futuro vicino ma imprecisato. Il presidente in carica, Ross Treadle, è un pupazzo idiota manovrato dai potenti super-ricchi del Citadel Club, i finanziatori del "Top Party", ovviamente qualificati come "estrema destra". Immediato è ovviamente il parallelo con le vicende reali d'oltreoceano. Treadle e i suoi scagnozzi vogliono assicurarsi il terzo mandato presidenziale e lo fanno diffondendo una specie di virus che rende una persona totalmente succube agli slogan e alle idee Treadliane. A questo piano diabolico si oppongono i freal che prima sconfiggono il virus e sono poi costretti a misure ancora più estreme per portare al potere l'avversaria di Treadle, una donna carismatica di nome Sudah Mareek.
Il mondo dipinto nell'opera è drasticamente modificato dall'introduzione di tecnologie che alterano il rapporto tra mente, corpo e coscienza. E' possibile infatti "salvare" la propria personalità in una lifebox dove la propria coscienza prenderebbe di nuovo vita all'interno del mondo virtuale di un server ma può anche essere connessa ad un nuovo corpo, magari un clone del precedente. L'ingegneria biogenetica permette di arrivare a qualunque risulato desiderato, ne sono un esempio i kritters, incredibili creature modellate a partire da animali esistenti ma arricchite di intelligenza e caratteri a volte quasi comici.
L'opera è la fusione di diversi racconti, ciascuno dei quali narra sostanzialmente le stesse vicende ma dal punto di vista di un diverso personaggio. La trama procede per la maggior parte dell'opera a passo serrato, quasi allucinatorio in certe fasi, con sequenze imbevute di concetti e terminologie iper-tech o pseudotali, hacking, battaglie di droni e via dicendo ad un ritmo forse anche troppo sostenuto. Il finale è aperto a possibili seguiti e alla fine il lettore realizza come il vero elemento chiave della vicenda, la liberazione delle lifebox, le nuove anime di questo universo tecnologico, è quasi lasciato furbescamente in secondo piano, come se l'autore avesse usato Treadle e il siparietto politico come un espediente, divertente magari, ma che ha solo il compito di attirare l'interesse immediato nascondendo la vera posta in gioco.
A prescindere dai connotati o riferimenti politici che possono essere apprezzati o meno, il romanzo è sicuramente consigliato a chi apprezza lo stile e le tematiche tipici del Cyberpunk. Chi non è avvezzo al genere potrebbe invece trovarsi un po' spaesato fin dopo poche pagine.