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I.N.R.I.

Idea: 4/5 Trama: 3/5 Stile: 5/5

Titolo Originale: BEHOLD THE MAN
Autore: Michael Moorcock
Anno: 1969
Genere: Viaggi nel Tempo / Realtà Parallele
Edizione: Mondadori – Urania Collezione n.102

 

Commento:
Il titolo è quasi uno spoiler del romanzo: il protagonista dell'opera è infatti un giovane, di nome Karl Glogauer, che, tramite una macchina del tempo, si reca nella Palestina ai tempi di Cristo per assistere alla Sua morte. A differenza di molti romanzi basati sul viaggio temporale, l'autore non si sofferma minimamente su dettagli tecnici o strane teorie scientifiche che ne permettono la realizzazione. Il romanzo è infatti completamente incentrato sul travaglio interiore, religioso e psicologico del protagonista, di cui il lettore può comprenderne vita e psiche attraverso i numerosi flash back che si inseriscono all'interno del filone principale della narrazione, situato nel 29 d.C.
Glogauer è un sostenitore delle teorie Junghiane del mito e, come il titolo preannuncia, sarà lui stesso a dover "vivere una menzogna per creare la verità", in un classico e provocatorio paradosso temporale. Nonostante il finale annunciato, il libro si divora in un fiato, per l'abilità dell'autore nel creare una storia affascinante, ricca di inviti alla riflessione e di provocazioni (a volte fin troppo forti, se pensiamo ad esempio al ritratto storico che viene fornito della Sacra Famiglia) ma allo stesso tempo scevra da pause pedanti, con una cadenza e un ritmo incalzante. L'autore, il narratore sembrano sparire, sono presenze invisibili, sopraffatte dagli eventi, dai tanti piccoli episodi della vita di Glogauer che si succedono uno dopo l'altro senza tregua.
Troppo affrettato è però il finale; in poche pagine, infatti, viene liquidato l'evento clou a cui tutto il romanzo tende, ovvero la Passione e la Crocifissione di Cristo, tanto che, a lettura terminata, rimane al lettore un senso di incompiutezza simile a quello che si proverebbe dopo aver ascoltato il crescendo entusiasmante di una sinfonia privato, però, dell'esplosione finale.

Trama (attenzione spoiler!):
Karl Glogauer, psichiatra mancato, accetta di fungere da cavia per la macchina del tempo sviluppata nei laboratori di un appartenente al gruppo Junghiano che frequenta. Karl, ossessionato dalla religione, decide di voler assistere alla Passione di Cristo e si reca così nella Palestina del 29 d.C. Il viaggio ha successo anche se Karl capisce subito che la macchina del tempo è irreparabilmente danneggiata e quindi non potrà più tornare a casa.
Karl viene accolto dagli Esseni, un gruppo religioso del tempo, coi quali riesce a comunicare grazie ai suoi studi di aramaico, affermando di chiamarsi Emanuele. La guida degli Esseni è Giovanni Battista (ipotesi storica che l'autore fa sua) il quale, dopo aver dubitato a lungo se Karl sia un prodigio di natura divina o demoniaca, decide per la prima ipotesi, chiedendo a Karl di battezzarlo in nome di Dio.
Karl dopo aver a lungo riflettutto, accetta il compito che però non riesce a portare a termine, travolto dal panico e da spasmi di dolore fisico. Karl fugge senza meta, ritirandosi nel deserto, dal quale torna poi alla civiltà cominciando ad essere noto come "il visionario". Il suo scopo è di trovare Gesù di Nazareth e ripetendolo alla gente, comincia ad essere noto proprio con quel nome...
Karl inizia a intuire cosa stia accadendo. E ne trova conferma quando incontra il vero Gesù, figlio di un falegname di nome Giuseppe e di sua moglie Maria (presentata come una donna volgare e incinta di un altro uomo del primogenito Gesù prima del matrimonio con Giuseppe): il ragazzo è un handicappato deforme...
Karl realizza quindi che dovrà essere lui a recitare un copione già scritto per dare forma al mito di Cristo. Accettando il nome di Gesù percorre quindi la Palestina, radunando gli Apostoli e discepoli, facendo miracoli (dovuti a guarigioni da forme di malattie nevrotiche), ordinando a Giuda di tradirlo, fino ad accettare il martirio finale.