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EFFETTO VALANGA

Idea: 3/5 Trama: 3/5 Stile: 5/5

Titolo Originale: DEPRESSION OR BUST
Autore: Mack Reynolds
Anno: 1974
Genere: FS Sociologica
Edizione: Delos Books – Odissea n.53

 

Commento:
L'opera è un divertente romanzo di fantascienza socio-economica in cui l'autore ritrae ironicamente i perversi meccanismi del sistema capitalistico e consumistico senza risparmiare neanche i dirimpettai d'oltre cortina.
Tutto inizia dal mancato acquisto di un frigorifero da parte di Marvin Sellers, un modesto muratore dell'Arizona; questo evento, apparentemente senza significato, si ripercuote per tutta la filiera commerciale/produttiva del paese trascinando gli interi Stati Uniti in una nuova gigantesca depressione.
Dopo diverse idee fallimentari, verrà infine trovata la soluzione per risollevare l'economia nazionale... una soluzione che sembra predire in anticipo di quarant'anni gli eventi attuali, ennesima dimostrazione della potenza del genere fantascientifico. Parallela è l'arguta critica del sistema consumista con cui vengono inconsciamente imposte a milioni di persone mode e desideri.
Oltre cortina il problema è invece diverso, l'economia sembra andare a gonfie vele ma rimangono alcune sacche di inefficienza che il leader maximo di turno del Blocco Sovietico vuole eliminare... rovinandosi così con le proprie stesse mani.
Una lettura apparentemente leggera ma che in realtà fornisce diversi spunti di riflessione, condita dal magistrale humor di Reynolds. Le vicende progrediscono con una carrellata di situazioni comiche o paradossali e personaggi grotteschi o bizzarri, dai tratti appositamente esagerati. Senza nessuna pretesa di realismo, l'autore mette volutamente in risalto gli aspetti più illogici, innaturali della realtà che lo circonda che la routine quotidiana mette in secondo piano, offuscati dalla contingenza. Romanzo quindi decisamente consigliato; un intreccio un po' più elaborato gli avrebbe forse permesso di essere annoverato tra i grandi classici del genere.

Trama (attenzione spoiler!):
La catena di effetti generata dalla cancellazione dell'ordine per un nuovo frigorifero da parte di un innocuo abitante dell'Arizona, Marvin Sellers, getta gli interi Stati Uniti in una profonda depressione. Le autorità cercano di reagire dando vita ad una serie di grandi progetti di opere pubbliche che però non hanno l'effetto desiderato: la miglioria delle autostrade, ad esempio, provoca il licenziamento da parte delle imprese di autotrasporto di numerosi conducenti, non più utili.
Come ultimo tentativo, si decide di creare dal nulla una nuova mania o moda collettiva basata sul personaggio di Giovanna d'Arco. Dilagano così film, libri, gadget di ogni tipo collegati alla Pulzella, tornano in auge persino abiti medievali e spade. I capi del progetto non hanno però fatto i conti con il sentimento di ribellione che il personaggio infonde in tutte le donne, che si scagliano contro il consumismo sfrenato e i manipolatori delle masse che creano miti e mode.
Si tenta dunque di risalire alle cause prime della depressione e, dopo una lunga indagine, si arriva a Sellers medesimo. Con il poco oro rimasto nelle casse federali si finanzia così un debito che permette a Sellers di innescare un nuovo effetto a catena, rilanciando i consumi e quindi l'economia dell'intera nazione.
Intanto nel Blocco Sovietico, il capo del partito Andrei Zorin e il suo secondo decidono di sperimentare l'utilizzo di un facilitatore, allo scopo di rendere più efficiente l'economia e lo sviluppo del paese. Scelgono allo scopo Frol Krasnaja, un giornalista della Pravda di stanza a Washington giudicato il perfetto esempio di uomo medio del paese. Frol viene rimpiatriato improvvisamente di notte e riceve piena autorità su ogni aspetto della vita dello stato da Zorin medesimo.
Krasnaja inizia coscienziosamente il suo lavoro partendo da alcuni aspetti particolari per rendersi alla fine conto che i diversi intoppi sono dovuti essenzialmente all'incapacità dei politici di mantenere il passo con il progredire della scienza e della tecnologia. Prima di emigrare al sicuro in Svizzera, Krasnaja sparge così i semi della ribellione. Dopo un'ultimo rapporto effettuato per via telefonica a Zorin, sarà questi a sentire di notte bussare alla propria porta...

Citazione:

[...] Alle 19.30 di un venerdì di maggio, Marv Sellers stava facendo i conti delle entrate e delle uscite. Gli ci volle un'ora buona prima di arrivare alla conclusione che avrebbe cambiato la storia.
"Phoebe - disse - non c'è altro dannato modo di venrne fuori."
" Che vuoi dire, Marv?" rispose lei mentre riscaldava tre cene sulla cucina elettronica, una messicana, una cinese e una italiana.
"Quel congelatore nuovo. Bisogna che lo rimandamo indietro. Cosa diavolo c'era che non andava con quello vecchio?"
"Ma Marv, lo sai, il congelatore vecchio ce l'avevamo da quasi quattro anni. Quelli nuovi hanno un mucchio di miglioramenti. Lo dicono tutte le pubblicità, alla Tri-Di e tutto il resto."
"Non avevamo manco finito di pagarlo, quello vecchio - disse Marv - Quali miglioramenti, santoddio?"
"Be', quello vecchio era bianco. Nessuno più ha un congelatore bianco."
"Comunque questo dobbiamo riportarlo al negozio. Non ci stiamo proprio dentro con i pagamenti, tra la casa, la macchina, i mobili, la piscina e quella vacanza lì che abbiamo fatto, prendi il razzo oggi, paga domani."
"A quelli del negozio non piacerà mica."
"Dovranno farselo piacere."

Harry andò da Jim Wilkins e disse "Capo, mi ha appena chiamato Marv Sellers. Dice che non ce la fa con le rate di quel congelatore che ha comprato qualche settimana fa."
Jim Wilkins ci pensò su, guardò in giro per il negozio con la faccia scura. "Ascolta - disse - Chiama il distributore giù a Phoenix e digli di annullare quell'ordine di tre nuovi frigoriferi. Abbiamo troppa merce in negozio."
Girò sui tacchi ed entrò nel piccolo ufficio. Era di pessimo umore, e l'annullamento non era d'aiuto. Si mise a sedere e riflettè per un po', poi accese il telefono e fece un numero.
Quando Bill Waters apparve sullo schermo, Wilkins disse: "Senti, Bill, devo rimandare l'acquisto di quella Buick Cayuse a cuscino d'aria."
Waters discusse un po'. "Penso che dovresti ripensarci. Ti rendi conto che questi nuovi modelli hanno quasi mille cavalli sotto il cofano? E che linea bassa! Hai sentito di quel tizio che pensava che fuori piovesse e invece era solo parcheggiato sotto un poliziotto a cavallo?"
Jim Wilkins sospirò. "Ci vediamo, Bill."
Bill Waters spense lo schermo e si girò verso la segretaria. "Che palle." disse.
"Scusi?"
"Mi ha sentito, signorina Harding. Scriva all'ufficio di Denver e tagli la fornitura. Ah, due automobili al mese per ogni serie."
"Cielo, signor Waters, tutti per un ordine annullato?"
Lui la guardò. "Sento che c'è una tendenza. Jim Wilkins deve passarsela male in quel suo negozio di elettrodomestici. Le prossime saranno le auto. Non voglio ritrovarmi con eccedenze di magazzino."
Restò a sedere un istante. Alla fine riaccese il telefono e compose un numero. Quando lo schermo si acese, disse: "Frank, stavo pensando alla casa nuova. Sarò meglio rimandare, per il momento."