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VIAGGIO SU OBLIVION

Idea: 3/5 Trama: 3/5 Stile: 3/5

Titolo Originale: OBLIVION: A JOURNEY
Autore: Vandana Singh
Anno: 2008
Genere: FS PostUmana
Edizione: Antologia Nove Inframondi

Commento:
Il racconto è ambientato in un lontano futuro in cui l’umanità, o forse è meglio dire le varietà che ne sono derivate, hanno colonizzato e abitano diversi pianeti. Cyborg, entità di coscienza collettive, città senzienti, cambio di identità e di sesso compaiono sullo sfondo come elementi ormai comuni in questo universo del futuro.
La vicenda ricalca il tradizionale modello della storia di vendetta: il protagonista dedica gran parte della sua vita nella ricerca di un “cattivo” per antonomasia nutrendosi del desiderio della sua morte.
Un buon finale, un buono stile narrativo e l'interessante contaminazione con la mitologia hindu fanno del racconto una lettura particolare e piacevole.

Trama (attenzione spoiler!):
Hirasor è il ricchissimo e spietato individuo a capo della Entità Corporativa Samarin, una specie di corporation del futuro che si nutre non solo di affari e denaro ma anche di cervelli e menti umane. Vikram è nata su un mondoguscio distrutto da Hirasor e ha passato un’infanzia travagliata, costretta a viaggiare sperduta da un pianeta all’altro. Cresciuta, una sera, ha assistito all’attacco di un commandos di predatori, dei mietitori, mandati da Hirasor per catturare un essere sintetico, un nakalchi.
Queste specie di cyborg raggiungono uno stato simile alla morte nel momento in cui ascoltano il nome e il codice della propria macchina madre, uno stato in cui rivivono per l’eternità quell'esatto momento. Il mietitore pronuncia tale parole mentre sta soffocando il nakalchi, che quindi vivrà questo terribile momento per l’eternità. Si scopre in seguito che Hirasor ha una proprio collezione privata di nakalchi costretti a differenti gradi di sofferenza eterna.
Sopravvissuto all’attacco dei mietitori, Vikram dedica la sua vita alla ricerca di Hirasor, anche dopo che il suo Impero è caduto ed è rimasto in compagnia della sola Suvarna, una nakalchi sua guardia del corpo e amante. In seguito, Vikram scopre che Hirasor stesso è in realtà un nakalchi, insieme al codice al nome della sua macchina madre.
Dopo anni di inseguimento, Vikram raggiunge Hirasor su Oblivion, seguendo un’indicazione che lo stesso Hirasor ha lasciato. Oblivion è un pianeta misterioso che porta alla pazzia chiunque soggiorni anche per qualche sola settimana. Vikram e Hirasor si accordano per uno scontro finale ma vengono entrambi imbrogliati da Suvarna che non vuole lasciare morire Hirasor, cui è ormai legata per sempre in un rapporto di odio-amore da cui i due non riescono ad uscire. Hirasor in realtà desidera solo la morte e proprio per questo Vikram gliela nega. Sarà la stessa Suvarna a pronunciare il nome della sua macchina madre donandogli la pace tanto agognata.