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NAVE DA PREDA

Idea: 4/5 Trama: 3/5 Stile: 3/5

Titolo Originale: SHARK SHIP
Autore: C.M. Kornbluth
Anno: 1958
Genere: FS Sociologica
Edizione: Antologia Catastrofi!

Commento:
Bellissimo racconto in cui viene descritta una società "oceanica", nata come risposta alla sovrappopolazione...

Trama (attenzione spoiler!):
Per sfuggire alla sovrappopolazione e all’inquinamento che devastavano i continenti, quasi 300 anni fa, partirono i primi convogli navali: milioni di persone iniziarono a vivere sul mare, cibandosi esclusivamente del pesce che pescavano. Dal giuramento dei padri fondatori di non mettere più piede sulla terra ferma.nacque una vera e propria civiltà sul mare, costituita da diversi convogli che si spartiscono le zone di pesca, ciascuno governato da un commodoro. Ogni nave, guidata dal proprio comandante, deve però badare a sé stessa ed essere autosufficiente; per questo la vita di bordo è sottoposta ad una rigida disciplina, con compiti ben precisi assegnati ad ogni uomo o donna: dalle ispettrici che percorrono la nave alla ricerca della minima traccia di ruggine, agli addetti alla rete o al vettovagliamento. La nave del comandante Salter durante una forte tempesta perde la rete, essa viene quindi esclusa dal convoglio e abbandonata a sé stessa. L’unica via di salvezza per l’intero equipaggio è provare a visitare la terra ferma. Salter e altri tre membri dell’equipaggio scendono quindi in quella che anticamente era New York dove trovano gli ultimi pochi sopravvissuti di una civiltà caduta nella follia, dove la morte e la violenza hanno sostituito il sesso nella mente degli uomini. Decidono comunque di far avvicinare la nave alla costa, iniziando a pescare i grossi pesci che sono sopravvissuti soltanto in quei pressi, dato che gli oceani sono saccheggiati dai grandi convogli, per poi costruire un ponte che collegherà la nave alla terraferma, primo passo per la sua riconquista.