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CALORE

Idea: 4/5 Trama: 3/5 Stile: 4/5

Titolo Originale: WARM
Autore: Robert Sheckley
Anno: 1953
Genere: FS Metafisica / Speculativa
Edizione: Antologia Le Grandi Storie della Fantascienza 15

Commento:
Inquietante racconto sulla percezione umana e la natura della realtà. I dettagli del ragionamento hanno un che di vago ma l’autore riesce a colmare tale lacune creando un’atmosfera di dubbio orrido di proporzioni quasi cosmiche, associata ad un ritmo serrato,  ad una escalation di follia che catturano il lettore.

Trama (attenzione spoiler!):
Il prof. Anders viene contattato da una strane voce nella sua testa che afferma di essere una persona, dispersa in un misterioso limbo e capace di comunicare soltanto con lui. Questi afferma inoltre di capire quando Anders gli si avvicina, associandolo ad una sensazione di calore. Successivamente Anders si reca da una ragazza e poi ad una festa. Nei momenti in cui percepisce le persone soltanto come macchine di carne, spersonalizzate, che reagiscono secondo consuetudine a certi stimoli, la voce lo sente avvicinarsi. Al passo successivo, Anders vede ogni cosa soltanto come grumi informi di atomi, sparsi casualmente: nulla esiste! Anche la voce è sparita, Anders si ritrova sperduto in un vuoto grigiore, provando a invocare aiuto nel bel mezzo del nulla… la sua è quella stessa voce che aveva sentito poche ore prima...

Citazione:
No, cosa c'era dietro a quegli schemi senza senso? Carne. Massa. E anche queste cose, cos'erano? Tutte fatte di atomi. «Sono davvero affamato» borbottò ancora quell'intricato complesso di atomi. Tutti atomi. Congiunti insieme in qualche modo. Non esisteva una vera separazione fra atomo e atomo. La carne era pietra, la pietra luce. Anders guardò quelle masse di atomi che fingevano solidità, significato e ragione. «Non puoi aiutarmi?» chiese un grappolo di atomi. Ma quel grappolo era identico a tutti gli altri atomi. Una volta che s'ignoravano gli schemi sovrapposti, si poteva vedere com'erano sparsi, e a caso, gli atomi. «Non credo in te» dichiarò Anders.Il grappolo di atomi scomparve. «Sì!» gridò la voce. «Sì!»«Non credo in niente di tutto questo» aggiunse Anders. Dopotutto, cos'era un atomo? «Continua!» urlò la voce. «Sei caldo! Continua!» Cos'era mai un atomo? Uno spazio vuoto circondato da uno spazio vuoto. Assurdo! «Allora è tutto falso!» disse Anders. Ed era lì, solo, sotto le stelle.