HERITAGE UNIVERSE

Idea: 3/5 Trama: 3/5 Stile: 3/5

Autore: Charles Sheffield
Anno: 1990-2002
Genere: Space Opera
Edizione: Urania nn. 1274, 1606, 1628, 1613, 1639, 1640

 

Volumi in Ordine Cronologico Interno:

QUAKE PIANETA PROIBITO
Titolo Originale: SUMMERTIDE
Anno: 1990

UN MONDO PER GLI ARTEFICI
Titolo Originale: DIVERGENCE
Anno: 1991

I CACCIATORI DI INCOGNITE
Titolo Originale: TRANSCENDENCE
Anno: 1992

PUNTO DI CONVERGENZA
Titolo Originale: CONVERGENCE
Anno: 1997

UNIVERSI IN FUGA
Titolo Originale: RESURGENCE
Anno: 2003

 

Commento:
Il ciclo è ambientato in un lontano futuro in cui l'umanità ha colonizzato svariati pianeti del braccio di Orione della Via Lattea entrando in contatto con diverse specie aliene intelligenti dalle più svariate caratteristiche tra cui i Cecropiani, artropodi ciechi ma in possesso di rattinatissimi sensi alternativi, e alcune specie asservite come i Lo'tfiani e gli Hymenopt.
Tutte le specie di quest'area della Galassia hanno ben impresso nella loro memoria razziale il ricordo dei crudeli Zardalu, una specie aliena che aveva dominato incontrastata l'intera regione (venendo a contatto probabilmente anche con gli uomini agli albori della loro evoluzione) e spazzata via durante la Grande Insurrezione quando le numerose popolazioni da loro rese schiave si ribellarono e sterminarono l'intera razza di dominatori.
Ancora più misteriosi e antichi sono gli Artefici, costruttori appartenenti quasi alla mitologia della Galassia, che hanno lasciato dappertutto manufatti, testimonianze dell'incredibile conoscenza e livello tecnologico raggiunti, gli Artefatti. La storia e la natura degli Artefici sono il mistero principale attorno al quale ruotano l'intera vicenda narrata e i personaggi coinvolti. I protagonisti del ciclo appartengono sia alla razza umana che a diverse specie aliene. La descrizione della storia e della cultura delle diverse specie aliene costituisce una parte importante della narrazione ed è affrontata spesso tramite il classico espediente narrativo che prevede citazioni da immaginari cloni dell'Enciclopedia Galattica di Asimoviana memoria.
Nel complesso la lettura è scorrevole, con una buona varietà tra scene di azione, elementi scientifici o passaggi descrittivi; l'intreccio soffre di pochi momenti di pausa e nel complesso mantiene sempre viva l'attenzione del lettore. L'idea alla base del ciclo, la razza di antichissimi e saggissimi alieni misteriosamente scomparsa che ha lasciato dietro di sè vestigia della propria grandezza non è certo un tema inesplorato, per usare un eufemismo, ma viene rivisitata con un approccio abbastanza originale. La vera natura degli Artefici rimane misteriosa fino alla fine; anzi in ogni volume del ciclo l'autore sembra suggerire un'idea diversa di come il mistero possa venire risolto. Ne consigliamo la lettura soprattutto a chi apprezza scenari di space-opera a matrice avventurosa e descrizioni di civiltà aliene, in attesa del quinto e risolutivo volume che chiuderà il ciclo.

Trama (attenzione spoiler!):

QUAKE PIANETA PROIBITO:

UN MONDO PER GLI ARTEFICI: Nel corso della Marea Estiva, dal pianeta Quake è scaturito un gigantesco manufatto degli Artefici, che si è diretto verso il pianeta Gargantua. Il rude e cinico Louis Nenda e la sua compagna di affari, la Cecropiana Atvar H'sial, si dirigono verso Glister, il planetoide artificiale e vi penetrano all'interno, rimanendo però intrappolati in un campo Lotus, in grado di cancellare progressivamente ricordi di ogni tipo di mente.
I due vengono salvati dall'arrivo del gruppo degli umani, il consigliere Julius Graves, Hans Rebka, la scienziata specializzata sui manufatti degli Artefici Darya Lang, Birdie Kelly, il computer fisicizzato E.C. Tally, inviato a suo tempo per ritrovare i medesimi umani spariti dopo la Marea Estiva, e i due alieni J'merlia e Kallik, un Lo'tfiano e una Hymenopt, schiavi di Atvar H'sial e Louis Nenda.
Questi ultimi due, desiderosi di scappare dalle autorità umane che vorrebbero consegnarli alla giustizia e di impossessarsi delle incredibili ricchezze presenti nel planetoide scappano. Alla fine comunque tutti vengono trasportati da Colui che Attende, una creatura artificiale degli Artefici rimasta in attesa per milioni di anni, in un habitat al di fuori della galassia stessa. Qui ad accorgliere tutti è presente un'altra creatura simile, l'Interlocutore, ma soprattutto un gruppo di Zardalu, i terribili antichi dominatori andati estinti migliaia di anni prima, mantenuti in vita in campi di stasi.
L'Interlocutore spiega come ora che tutte le tre specie richieste, Zardalu, Umani e Cecropiani sono presenti può iniziare il processo di Selezione. Questa è una procedura che milioni di anni prima gli Artefici hanno pianificato in modo da trovare quella razza così dissimile da loro, esseri portati alla pura contemplazione e dalla vita eterna, da poterli aiutare nel comprendere il fine ultimo dell'universo e degli Artefici stessi.
Mentre un gruppo di umani è prigioniero degli Zardalu, con la triste prospettiva di essere presto utilizzati come cibo per i loro voracissimi piccoli, che vengono sfornati in continuazione dagli adulti ermafroditi, Louis Nenda e Atvar H'sial realizzano un piano per liberarsi dei crudeli antichi padroni. Nenda si fa catturare appositamente e finge di voler collaborare con gli aguzzini rivelando loro l'esistenza di un mezzo di trasporto che gli permetterebbe di ritornare nella Galassia. In seguito la Cecropiana fa esplodere una specie di bomba visiva che acceca tutti gli Zardalu, che vengono poi attaccati e spinti verso la Singolarità per essere mandati in direzione ignota.
Eliminati gli Zardalu, Nenda e la Cecropiana convincono l'Interlocutore di essere gli unici esamplari necessari per completare il processo di selezione; tutti gli altri vengono così rispediti a casa, col desiderio di eliminare una volta per tutte la minaccia Zardalu.

I CACCIATORI DI INCOGNITE: Hans Rebka, E.C. Tally e il consigliere Graves non riescono a convincere le autorità del ritorno degli Zardalu. Graves si dimette dalla sua carica ed è intenzionato a guidare una missione per trovare gli alieni. Rebka recluta nuovamente la dottoressa Darya Long, ritornata sul suo pianeta natale e alla fine si ricostituisce l'intero gruppo dopo la riunione con Atvar H'sial, Louis Nenda e i loro due schiavi. L'obiettivo della missione è Genizee, il pianeta natale degli Zardalu.
Grazie alle analisi di E.C. Tally si deduce che il mitico pianeta è situato nell'anfratto di Torvil, dove decine di navi hanno perso la rotta a causa delle distorsioni spazio-temporali che popolano quella zona di spazio interstellare. Per arrivare sul pianeta viene ingaggiato il migliore pilota, Dulcimer, uno Chisma Polifemo, e la sua navetta, l'Indulgenza. A bordo della mastodontica Erebus, una stazione orbitale acquistata a poco prezzo con i soldi del consigliere Graves, la squadra raggiunge il pianeta natale degli Zardalu.
Genizee è ben protetto da un anello di singolarità; al suo interno e all'interno della sua luna artificiale sono presenti altri due costrutti degli Artefici, che sono in realtà il medesimo in due stati quantici differenti. Inizialmente non tutto l'equipaggio abbandona l'Erebus: Graves, Darya Long, E.C. Tally e Dulcimer rimangono a bordo. Quando la squadra atterrata su Genizee si trova in pericolo, J'merlia fugge a bordo di un drone per chiedere aiuto per finisce per essere catturato da una singolarità e incontra il costrutto degli Artefici al centro della luna artificiale, Guardiano, che, manipolando stati quantistici macroscopici, lo manda contemporaneamente in più località differenti.
Una versione di J'merlia si ricongiunge al gruppo principale mentre esplorano il sottosuolo di Genizee e vengono a contatto con l'altro costrutto degli Artefici, Custode-del-Mondo; una seconda versione torna sulla Erebus dopo che Darya Long, E.C. Tally e Dulcimer l'hanno abbandonata per aiutare i loro compagni a terra, allarmati dal drone abbandonato; quando questi atterrano su Genizee trovano ad aspettarli una terza versione di J'merlia.
Alla fine, tutti riescono a fuggire da Genizee e dagli Zardalu e a reimbarsi a bordo della Erebus, portando con sè stavolta un piccolo Zardalu come prova, che si era incastrato nelle carni di Dulcimer. Atvar H'sial e Louis Nenda si impossessano dell'Indulgenza per ritornare su Glister e alla loro vecchia nave ma sono ricatturati da Guardiano e si ritrovano nuovamente su Genizee.

PUNTO DI CONVERGENZA: La dottoressa Darya Long è tornata sul proprio pianeta natale, all'Istituto di ricerca sugli Artefatti. Appena tornata, assiste ad una conferenza del dottor Bloom, cha ha recentemente esplorato un nuovo artefatto sembra apparso improvvisamente, Labirinto, e propone una nuova teoria sugli Artefici, sostenendo che siano gli esseri umani del futuro.
Darya Long decide di recarsi sul pianeta natale di Bloom, il mondo di Jerome, per poi esplorare lei stessa Labirinto in compagnia di J'merlia e Kallik. Qui ritrova i poliglifi di cui Bloom aveva parlato, costruiti dalla sovrapposizione di diverse semplici immagini bidimensionali. Ogni poliglifo sembra descrivere una possibile evoluzione della storia della galassia ma soltanto dove è riconoscibile la presenza degli Artefatti la vita riesce a sopravvivere.
Il dottor Bloom organizza una spedizione con Louis Nenda e Atvar H'sial verso l'Anfratto di Torvil dove pensa che Darya Long si sia diretta. Tutti gli Artefatti però stanno mutando e così la rotta tracciata nel viaggio precedente non è più valida. Dopo un viaggio tumultuoso, e dopo aver imboccato uno dei cunicoli spazio-temporali degli Artefici, si ritrovano anch'essi su Labirinto.
Hans Rebka e E.C. Tally si dirigono invece su Paradosso, un Artefatto al cui interno un campo Lotus cancella la memoria di tutti coloro che vi entrano. La loro intenzione è di esplorarlo sfruttando il medesimo trucco adottato con il campo Lotus di Glister. Anche questo Arfefatto però sta mutando, il campo Lotus sembra essere sparito e Rebka finisce inavvertitamente catturato da un campo gravitazionale proveniente dal centro dall'Artefatto. Tally si dirige all'interno di Paradosso per soccorrerlo; in compagnia di altre tre donne rimaste intrappolate all'interno dell'Artefatto, Rebka e Tally imboccano il cunicolo spazio-temporale posto al suo centro, ritrovandosi infine su Labirinto.
Quando tutti si ritrovano su Labirinto, l'Artefatto sta per sgretolarsi e per essere risucchiato in un gigantesco vortice spazio temporale degli Artefici. Bloom, convinto della sua idea, si lascia risucchiare nel vortice, speranzoso di ritrovarsi nel futuro. Darya Long riesce a convincere tutti gli altri, proponendo la sua teoria: gli Artefici sono esseri che si estendono non solo nello spazio ma anche nel tempo, da lì nasce la loro capacità di poter in un certo senso predire il futuro. In questo modo, tutti tranne Bloom fuggono e trovano la salvezza. Darya Long si accompagna con Hans Rebka, anche quando questi annuncia la sua volontà di lottare per portare la giustizia nel Circolo di Phemus, la sua terra natale.

UNIVERSI IN FUGA: Alcuni anni dopo i precedenti eventi, una misteriosa nave proveniente dal braccio del Sagittario è ritrovata. A bordo si trovano il pilota, un Chisma Polifemo, e alcuni alieni provenienti dal sistema di Marglot, tutti morti. La nave permette però di scoprire una traiettoria di nodi di Bose che permettono di raggiungere velocemente il braccio del Sagittario.
Sotto la guida del consigliere Julius Graves viene ricostruita la squadra originaria cui vengono aggiunti degli specialisti di sopravvivenza, quattro giovanotti addestrati in diversi scenari simulati, ma alla loro prima vera esperienza. Nel sistema del Sagittario una forza sconosciuta è in grado di distruggere interi sistemi stellari, portando stelle e pianeti ad una specie di morte termica, vicino allo zero assoluto.
I responsabili appaiono alla fine essere delle creature artificiali realizzate dagli Artefici medesimi, sulle quali però quindi sembra che abbiano perso il controllo. Dopo una serie di vicessitudini, l'intera squadra di esplorazione riesce a tornare nel braccio di Orione e portare con sè informazioni vitali per combattere questa nuova incombente minaccia.